1965/1974 - In pochi anni la squadra raggiunge importanti traguardi ed amplia il parco giocatori scoprendo nuovi talenti, nel 1965 conquista la serie B e da qui tenta più volte il passaggio nel massimo campionato di serie A. Nella foto: la formazione del Forte dei Marmi che conquisterà la serie A |
Dopo vari tentativi il Forte dei Marmi conquista l'accesso alla serie A ma è una fugace apparizione, legata all'inesperienza e alla mancanza di una pista coperta che obbliga i rossoblu ad emigrare a Viareggio. Ma ormai il destino è segnato e l'anno dopo con un trionfale campionato di serie B, il Forte torna nella massima serie, questa volta con l'obiettivo di rimanerci. E lo fa, grazie ad una rosa di giocatori che sta maturando e all'apporto di un grande campione argentino come Carlos Corja.
Sono anche gli anni in nasce il dualismo con in CGC Viareggio ma, soprattutto, quelli che porteranno alla costruzione dell'attuale palazzetto dello sport e dell'addio alla gloriosa pista del Prato Verde.
Nella foto: la formazione del primo campionato di serie A.
L'ingresso nel palasport porta nuova linfa ai rossoblu che, nella stagione 84/85 toccano i vertici dell'hockey italiano sfiorando la conquista dello scudetto. Con Valter Luisi come allenatore sono gli anni d'esordio di futuri campioni come Mauro Cinquini, Roberto Crudeli ed Alessandro Cupisti, e della coppia argentina Nelson Jaime e Carlos Moreta.
Ma nonostante sponsor e pubblico, il Forte dei Marmi deve arrendersi presto ad uno sport che sta crescendo a dismisura e verso la fine degli anni '80 deve ridimensionare le sue aspettative avviando anche un cambio di società che vedrà l'addio dello storico presidente Lello Niccolai e dell'Atletico.
Nella foto: la formazione più forte di sempre del Forte dei Marmi
Alla fine degli anni '80 nasce l'Hockey Club Forte dei Marmi Versilia, sembra l'inizio di una nuova era, con la Società gestita in maniera imprenditoriale e l'arrivo di sponsor importantissimi come l'Emporio Armani ma non sarà tutto rose e fiori, ma anzi, un fuoco di paglia che dura poco più di tre stagioni, dopo di che anche questa dirigenza si allontana e il Forte resta nelle mani di pochi volenterosi che però non avranno la forza di salvare la squadra, tanto che si arriverà alla sua cancellazione.
Nella foto : la formazione dell'Emporio Armani Forte dei Marmi
Nell'estate del 1995 nasce quella che è l'attuale Società, un gruppo di una decina di appassionati che rilanciano la squadra e nell'arco di pochi anni riusciranno a riportarla nella massima serie, ma gli obiettivi sono molto ambiziosi e non sempre sono supportati economicamente. Ma si va avanti con tenacia, grazie anche ad un gruppo affiatatissimo di giocatori che crescendo anno dopo anno saranno la base solidissima su cui verranno costruite le formazioni del nuovo millennio.
Nella foto : la formazione che riconquistò la serie A1
Il ritorno di Roberto Crudeli porta nuova linfa e nuovo interesse per l'hockey fortemarmino che prova una volta per tutte a salire quei pochi gradini che la dividono dalle grandi, ma per farlo servono giocatori importanti e un bilancio economico in grado di sostenerli. Inizia a delinearsi un nuovo modo di fare squadra, coinvolgendo le persone che sono legate ad aziende e quindi a potenziali sponsor, sono i primi passi di quello che sarà il G.S.O. Gruppo di Supporto Organizzato e che nel giro di pochi anni trasformerà l'Hockey Club Forte dei Marmi nella più importante società italiana.
Nella foto : la prima formazione della nuova era di Roberto Crudeli
I rossoblu non hanno la squadra più forte ma il cuore li porterà oltre ogni limite, grazie ad un trio d'eccezione con Videla, Gimenez e Cancela, che qualificano il Forte per i play off. Superati i quarti, in semifinale c'è il CGC Viareggio campione in carica. I rossoblu sono nettamente inferiori ma vincono gara 1 e a Viareggio, contro ogni previsione, mettono sotto i bianconeri. Ma il sogno della finale svanisce a 19 secondi dalla fine, il Centro prima pareggia e poi, al golden gol, si aggiudica gara 2. Senza storia invece gara 3 dove il Forte capitola subito lasciando la finale al Viareggio, persa poi col Valdagno.
In foto : la formazione che ha sfiorato la finalissima
Per onorare al meglio il 50° anniversario il Forte dei Marmi cambia colori, per una stagione tornerà ad indossare la maglia gialloverde. Ma a rinnovarsi è anche la formazione che vede l'arrivo di grandi campioni, come l'italiano Enrico Mariotti e l'argentino Guillermo Babick oltre ad Alessandro Verona, quest'ultimo destinato ad un grande futuro. La squadra conquista un tranquillo 5° posto che vale l'Europa mentre i play off si fermano ancora in semifinale, sconfitti da un Valdagno stellare che schiera il più grande giocatore del mondo, lo spagnolo Pedro Gil. Ma intanto si costituisce il GSO, ora anche il Forte può puntare al traguardo più importante.
Nella foto : la formazione del "Cinquantenario" rossoblu.
Il GSO irrompe come un terremoto nell'hockey rossoblu ma anche in quello italiano, unico esempio riuscito di "azionariato popolare". Grazie a lui il Forte scopre le magie di Pedro Gil e di altri grandi campioni come Eric Torner e Alberto Orlandi. Con Crudeli allenatore/giocatore sono diversi i giovani rossoblu che diventeranno a sua volta protagonisti, tra questi il portierone Federico Stagi, vera saracinesca. La stagione regolare si chiude col primato e 12 punti di vantaggio sulle seconde, mentre la finale, contro il Valdagno, si risolve in sole tre gare davanti ad un pubblico impazzito, che festeggia il suo primo tricolore.
Nella foto : Pedro Gil alza il trofeo del primo scudetto rossoblu
In piedi da sinistra: ROBERTO CRUDELI, ERIC TORNER, ALBERTO ORLANDI, PABLO CANCELA, MATTEO GIORGI. Accosciati da sinistra: PEDRO GIL, MATTIA VERONA, FEDERICO STAGI, ALESSANDRO VANNUCCI, DANIELE BELLE'.
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